mercoledì 10 luglio 2013

Il metodo strategico


C'e' una terapia di cui vi ho scritto tempo fa che promette di fare scomparire certi disturbi, anche di lunga data, in tempi brevi, è la terapia strategica. Per l'obesità avevano inventato di fare mangiare al paziente quello che voleva, anzi, di prepararsi a mangiare il meglio, apparecchiare e darci sotto, ogni giorno. Questo avrebbe portato alla lunga ad una cessazione del desiderio di cibo "calorico" ed una normalizzazione dell'alimentazione. In aggiunta, nel caso di abbuffate fuori pasto, si doveva seguire la prassi di mangiare 5 volte quello che si è assunto assunto sgarrando. Se ci riuscite, la prossima volta dovete mangiare 10 volte e cosi' via.
Con me, la dieta paradossale (cosi' è chiamata) non ha funzionato, anzi, ho preso 6 kili. A distanza di tempo e dopo aver letto le soluzioni ad altri problemi ho provato ad usare un metodo diverso, ma confacente ai dettami della terapia strategica e questa volta sembra abbia funzionato. Quando voglio mangiare fuori pasto o mangiare molto mi dico che devo mettermi in macchina, portarmi il cibo a 10 kilometri e poi tornare. In alternativa, anche farmi 10 kilometri e tornare a mangiare.
Sembra una cosa "pazza" ed assurda ma i suoi effetti si sentono: quasi immediatamente mi passa la voglia e si spegne ogni pensiero di alimentarmi.

Riguardo la tipologia di alimentazione devo dire che i passi sono stati da gigante: adesso frutta e verdura sono la costante. Li consumo in media 3 volte al giorno. Cerco prima questi che altre cose come salumi o pane.

Manca la cyclette ma so che è questione di poco.

Chiudo dicendo che il metodo che vale per me non vale per tutti e se avete intenzione di provarci vi consiglio di parlare con un terapeuta strategico che vi possa guidare.

Un abbraccio ovunque vi troviate !

Giuseppe Chillemi