venerdì 15 ottobre 2010

Anima mutante

Vi ho scritto un mese fa che ero tornato da campagna. Devo dire che sono poi rimasto altre due settimane li per tornare a casa solo la scorsa.

E' tempo di riprendere la strada delle buone intenzioni e devo dire che ci sono delle novità.

Quando alcuni anni fa inizia la psicoterapia lo feci come una persona che si getta nel buio e cerca una via. Questa esiste e si forma man mano che prosegui. Non sai mai dove ti porterà, ma da qualche parte spunterà.

Nella vita sono stato attanagliato da ansie di ogni tipo, sensi di colpa assoluti, visioni pessimistiche del futuro, senso di non essere all'altezza. Erano tutte caratteristiche della depressione che mi sono portato per 20 anni, non conosciuta ed evidenziata e quindi non curata da chi mi circondava (all'epoca ero appena adolescente).
Oggi iniziano a mutare questi schemi: il futuro c'e' e puo' riservare cose belle; io non ho tutte le colpe che mi attribuivo; i momenti brutti sono attimi della vita che possono essere affrontati; non c'e' bisogno di sapere tutto di tutto per essere una brava persona.

Ricordo anche tanta rabbia ed odio per come sono stato isolato, insultato, umiliato. Dentro il mio cuore è albergato il dolore ed il male per tanto tempo ma ora... ora osservo gli altri con compassione ed amore. Sono un uomo che ha capito le debolezze dell'animo umano e le comprende. Comprendere quanto deboli siano gli altri e perdonarli ti fa sentire più forte, più grande e più in pace con l'universo.

E' aumentata l'austima. Crollo meno anche se passo serie di giorni chiuso con me stesso e la piccola follia fatta di disperazioni personali. In verità pero' stanno diminuendo di frequenza ed il sole è sempre più amico che nemico.

Tutto questo sta mutando l'aspettativa che ho nel semplice gesto di uscire di casa: prima mi faceva paura, temevo di incontrare la cattiveria, gli sberleffi e l'aggressività della gente. Ora invece mi aspetto di trovare belle esperienze, persone con cui parlare e magari l'amore. Il mattino ha una luce particolare che prima rigettavo. Anche il lavoro, prima stressante e da cui scappare, oggi è piacevole... qualunque esso sia.

Il cibo, di riflesso, diminiusce. Questo perchè non ho più bisogno dell'ansiolitico e poi perchè riesco a cambiare sentimenti e pensieri con più facilità che prima.

Oggi sono stato dal fruttivendolo ed ho comprato un po' di frutta e verdura per la dispensa.
Ritornare a cibarmi di cose sane che non accorcino la vita è un percorso che prosegue parallelo a quello della mente.
Castagne, uva, lattuga, pomodoro, cetrioli... grazie madre natura. Vedro di fare uso dei gioielli che hai creato.

Giuseppe Chillemi