mercoledì 30 dicembre 2009

Mangiare = Veleno e festività

Ciao a tutti i lettori,
   ritorno da una serata con i cugini trascorsa a giocare a carte, come si fa in questi periodi dell'anno.
   Sono passate metà delle festività e vi confesso di avere mangiato solo ai pasti.
   Durante la giocata sono venuti fuori panettone e frutta secca ed io ho guardato quel cibo ricco di grassi e mi sono detto nel cuore: "tu sei veleno ed io non voglio morire a causa tua, ho cenato e mi basta". Senza pentimenti, senza rimpianti.

   Come vi ho scritto in precedenza, ho deciso di abbondare, se ne ho voglia, esclusivamente durante colazione, pranzo e cena. Inoltre, il forte lavoro che sto facendo sulle emozioni mi sta impedendo di provare ansia durante la giornata e questo mi porta a non fare fuori pasto e nutrirmi solo di frutta e verdura nelle merende.

  Mi sono pesato poco prima di Natale. I 181 kili sono tutti li ma non aumentano. Sono ancora in positivo di 4 rispetto alla perdita che avevo avuto.

  Fra poco ci sarà il capodanno e come già preventivato, mangero', e bene, durante pranzo e cenone. Poi si ritornerà alla regolarità.

  Con queste premesse si preannuncia un positivo 2010 dove il controllo del peso e delle ansie sono notevoli ma con pochi sforzi.

  Ora vi do la buonanotte, sono le 5 abbondanti del mattino.

  Giuseppe Chillemi

domenica 20 dicembre 2009

Il contatto con le emozioni negative

Innanzi tutto vi aggiorno su come sta andando: bene ! Non ci sono più abbuffate fuori pasto e mangio regolarmente dai 3 ai 5 pasti al giorno. Durante quelli principali mi gusto il cibo e cerco di essere tranquillo e non mettermi ansia pensando alle calorie. Pian piano sto mangiando bene e sento i segnali di sazietà del corpo.
Questa è un'ottima notizia che precede quello che deve essere il cambio di rotta interiore che sto portando avanti con successo.

Vorrei parlarvi delle emozioni negative, quelle che inghiottiamo col cibo e che eliminiamo con l'abbuffta.
Da un po' di tempo sto scrivendo quali sono le mie paure esistenziali che ho tentato di sopprimere in tutti questi anni. Le sto guardano in faccia una ad una cercando di scoprire le origini, le persone e le situazioni che le hanno generate. Poi, una volta identificate ho fatto una selezioni di quelle che sono il "passato che ritorna" cercando di dirmi e convincermi che sono realmente "il passato". Capita spesso che noi pensiamo ai traumi subiti e li rendiamo attuali, come se dovessero riaccadere. Infine, per quelle che riguardano il futuro, cerco la catastrofe che la mia mente predice e tento di trovare 1)  i motivi per cui non accadrà 2) se dovesse accadere, quello che posso fare. Infine mi focalizzo su sentimenti di pace, totalmente opposti a quelli di angoscia che mi hanno pervaso per tanto tempo. Dico: andrà tutto bene ma se ci dovessero essere intoppi sapro' combattere o accettare quello che mi riserva la vita.

Con questa procedura sto letteralmente eliminando dozzine di paure, paure che sono le fonti di ansia, ansia che io ho combattuto da sempre con il cibo.

Trovare pace; prevedere che non tutto andrà male ma ci sono cose buone; aumentare l'autostima; sputare fuori il male e non tenerlo dentro; individuare le inibizioni e liberarsene; affrontare i problemi a viso aperto senza nascondersi nella vergogna, nel disagio, nelle paure; rallentare i propri ritrmi; non affannarsi; ritrovare l'equilibrio interiore. Solo cosi' riusciremo ad uscire tutti da questo tunnel in cui ci siamo ficcati.

Come vedete non parlo di dieta ma di anima, anima che deve trovare la pace e la sua via fra le emozioni avverse.

Cari amici ed amiche, fermatevi un attimo e fate anche voi la lista delle cose di cui avete paura, delle inibizioni e di cio' che non va nella vostra vita, del perchè non vi sentite realizzati e fuori posto a questo mondo. E' il primo passo per liberarvi e raggiungere la pace.

Giuseppe Chillemi

venerdì 11 dicembre 2009

Sembra che stia funzionando...

Parlo di mangiare a pranzo ed a cena cercando la tranquillità e la felicità, pensando a cose belle, fregandosene del cibo sapendo che poi tutto si aggiusterà.
Aggiungo a questo la frutta per spuntino e potrei dire che sto proseguendo bene.
La chiave di volta è non scatenare la bestia dell'ansia e delle preoccupazioni perchè impediscono di sentire la sazietà.

Vi aggiorno presto.

Giuseppe Chillemi

mercoledì 9 dicembre 2009

La ricerca della felicità

Ciao a tutti i lettori e le lettrici.
Vi scrivo dal soggiorno, con il PC collegato alla TV perchè quello  principale deve ancora essere rimontato dopo il guasto alla pompa del raffreddameneto a liquido.

Devo dirvi che da due giorni, resomi conto di avere molta ansia nei confronti del peso, ho adottato un atteggiamento dettato da "la dieta paradossale". In pratica pranzo colazione e cena li faccio senza mettermi dei limiti, con quello che più mi piace ed inoltre ogni volta che mangio penso alla felicità, quella di esistere, quella di non essere più a dieta, quella di avere commensali che mi apprezzano e non mi rompono le scatole.
Per gli spuntini ho adottato una tecnica di blocco guidato da immagini: se penso di sgarrare mi dico di mangiarne 5, se la mia "vocina interna" mi dice che li posso mangiare io ribatto "10", se la vocina risponde "ce la possiamo fare" io sparo 100. La vocina sadica ed autolesionistica sa che sono serio, si ritira e dice " va bene una sola cosa".
Forse vi sembrerà una follia ma tutto cio' sta funzionando. Durante i pasti arrivo addirittura a sentire la sazietà prima.
Dove sta il trucco ? Nell'ansia che scompare: se non sei a dieta, se sei felice mentre mangi, se fai tua questa emozione, allora quell'immenso vuoto che c'e' dentro noi ciccioni si riempie di buone cose e viene di "aumentare la dose dell'ansiolitico" per turare il tuo buco interiore.

Vi terro' aggiornato sul tema "dimagrire senza fare dieta e con la felicità". Credo sia molto interessante.

Giuseppe Chillemi

mercoledì 2 dicembre 2009

Addio Beniamino !

E' morto Beniamino Accorroni, l'uomo più pesante d'Italia.

Era arrivato a 300 KG quando si è sottoposto ad una serie di operazioni per perdere peso. Aveva solo 42 anni e quel fisico "bestiale" ha certamente logorato il suo cuore che ieri ha cessato di battere.
Gli piaceva andare a cavallo, gli piaceva la vita. Putroppo non è riuscito ad arrivare alla meta finale: un peso stabile e sostenibile tale da garantirgli una lunga esistenza.

A noi che rimaniamo spetta il compito di tracciare la strada per chi si trova nell'oscurità di questo problema affinche nessuno arrivi al punto in cui è troppo tardi e non ci sta più niente da fare.

Addio Beniamino, la mia anima ti saluta ! Ci vediamo dall'altra parte nel girone dei golosi, io e te assieme a ridere (e piangere) davanti ad un piatto di verdure dietetiche ! :-)

Giuseppe Chillemi

10KG in un mese

Confesso che ogni tanto mi spunta la tentazione di darmi l'obbiettivo: 10 kili in un mese.
Poi ricordo che a tassi veloci si perde solo massa magra e si distrugge il metabolismo, unica nostra garanzia di un metabolismo basale alto. Allora mi dico: meglio 2 kili al mese che siano stabili che 10 da riprendere immediatamente dopo.

Pero' in TV c'e' chi propina il contrario: fra diete miracolose, trattamenti di dimagrimento, pillole snellenti e quanto altro, la persona comune "sa" che 10 kili in un mese si possono perdere.
E' la "cultura" della  dieta che fa impazzire migliaia di ragazze che poi si ritrovano in una spirale di pensieri ed azioni autodistruttive.

A volte mi dico che la pubblicità in TV dovrebbe essere sottotitolata con un bel "la dieta è un presidio medico da fare sotto stretta osservazione e puo' produrre effetti indesiderati anche gravi".

Giuseppe Chillemi