martedì 24 febbraio 2009

Corpo malato in mente malata

Nella lunga strada percorsa con il disturbo alimentare ho incontrato tanta gente che ne soffriva come me.

Forse vi verrà difficile crederlo ma tutte queste persone avevano prima un problema mentale e poi un problema corporale.

I mali del cervello sono tanti. Ho visto chi si ossessionava perchè doveva raggiungere il peso "forma" e chi addirittura quello "estetico", imposto dalla TV. In entrabi casi questo disagio personale innescava meccanismi che si autoalimentavano ed accrescevano i disagi. A diete seguivano periodi di ripresa del peso con gli interessi; chi invece iniziava a purgarsi, vomitare ed usare lassativi; chi perdeva il controllo e si alimentava sino a scoppiare.

Un trattto comune a tutti era ed è la scarsa autostima. Associavano il proprio valore interno all'esteriorità ed ai giudizi altrui. Cosa quanto mai deleteria.

Poi ci sono le emozioni, che ad un certo punto sballano e compensiamo sempre con il cibo sino a diventare asettici e non percepurle più.

Ho visto anche gente, e sono stato uno di quelli, che ha perso tanti chili per poi ritornare indietro quasi mancasse uno scudo a proteggerci. Perdere peso non significa diventare automaticamente felici. Prima si diventa felici e poi si perde peso ed in maniera ragionevole.
Uno di questi giorni vi riportero' il brano di un libro e rimarrete stupiti. Perder poco, più volte e nel lungo periodo è l'unica soluzione. Questo dovete farlo per il pericolo dell'onda fantasma... Cosa e' ?

L'onda illusoria, come la chiamo io, è quello stato di trance e di forte motivazione dove iniziamo a dimagrire ben motivati. C'e' una amore in corso; belle senzazioni e momenti positivi della nostra vita; obbiettivi chiari. Poi man mano quest'onda, questa personalità fantasma scema e ci ritroviamo nuovamente quella precedente.
Ho visto tanti cavalcare quest'onda per poi rimanere in balia della corrente quando si esaurisce e ritornare a riva peggio di prima. L'onda mentale è scomparsa e la nostra personalità di sempre riaffiora e con essa le maledette parole che ci diciamo:

  • Non valgo niente (autostima scarsa)
  • E' meglio abbandonare tutto perchè sto sbagliando in continuazione
  • Il cibo è il mio unico amico
  • La famiglia è tornata a darmi problemi
  • Sono nuovamente solo/a
  • E tutta una serie di altre problematiche irrisolte che riemergono, ciascuno la sua.

Mi piace molto il nome del blog di Enrica: "cambio testa". E' il sunto di anni di esperienza con questo disagio: prima cambio me stesso/a, poi dimagrisco. Altrimenti è come costruire un castello di sabbia che alla prima mareggiata scompare. Perdere peso si basa su solidi fondamenti mentali.

Prima di iniziare una dieta per perdere 15-20 kili spendete qualche euro ed andate da un valido terapeuta e non vergognatevi di chiedere la sua esperienza nel settore dei disturbi legati all'obesità. Se non ne ha, abbandonate e passate ad un altro fino a quando non trovate colui che vi capisca e vi indirizzi. Probabilmente non lo lascerete ma se farete solo 2-3 incontri con lui avrete già un quadro chiaro della vostra situazione e vi chiarirà molti stronzate messe in testa dai media, da voi stessi e dalla cultura generale errata sull'argomento.

Io sto combattendo a lungo con la mia testa. Ora ho un notevole controllo e posso dire che di risultati ne ho ottenuti:

  • Sono scomparse le mega abbuffate
  • Mangio molto poco rispetto a prima
  • Mi alimento in maniera più sana
  • Sono più assertivo
  • Sono positivo verso il futuro (tranne in qualche caso di ritorno della depressione)
  • Capisco più il punto di vista degli altri
  • Riconosco l'arrivo della fame improvvisa
  • Non faccio più diete se non sono in grado di portarle a termine
  • Non mi sento più in colpa per ogni cosa che accade in questo mondo
  • Non faccio iperprogetti ma sto cercando di rimpicciolire anche la mia testa
  • Correggo coloro che mi danno consigli sbagliati
  • Ho meno paura del mondo e della gente
  • Inizio a stimarmi
  • Esco più spesso
  • Non mi vergogno a scrivere questo blog
Per uno che era arrivato al punto di non ritorno, queste sono tante vittorie.
Diciamo che mi trovo al 20% del mio cammino

Giuseppe Chillemi

lunedì 23 febbraio 2009

Motivazioni

Facciamo un giochino, cerchiamo le motivazioni di Giuseppe pro guarigione dal disturbo alimentare (notate bene, non parlo di solo dimagrimento) e quelli negativi.

Motivi pro:

  • Avere il piacere di sapermi controllare di fronte ad una situazione ansiogena
  • Mettere il mio corpo in grado di alimentarsi meglio e vivere 10 anni di più
  • Regolarizzare il ciclo dei miei pasti senza sgarri o vuoti
  • Ricevere complimenti per una eventuale perdita di peso
  • Potermi permettere attività fisiche che oggi non posso fare o svolgo con il fiatone
  • Esaudire il sogno di andare a sciare
  • Avere meno problemi a vestirmi

Motivi contro:

  • Entrare in un regime di controllo che richiede molto impegno e distoglie dal resto vita quotidiana
  • Senso di vuoto quando non mi alimento come sono abituato
  • Dovere saltare pasti succulenti durante le feste
  • Dovere dire agli altri che sono a dieta e creare delle aspettative
  • Paura di fallire. Se accade diranno tutti " ha fallito anche questa volta "
  • L'esercizio fisico quotidiano mi mette una certa ansia
  • Togliermi l'aspetto di gigante vuol dire togliermi una corazza ed un argomento di discussione
Alcuni possono sembrare stupidi e banali ma sono la mia lista e quindi rappresentano me stesso in ogni forma.

Giuseppe Chillemi

domenica 22 febbraio 2009

Week-End tribolato

Ho trascorso un triste fine settimana. Sono stato molto preso dalle mie paranoie ma fortunatamente non mi sono rimpilzato di cibo se non ieri notte dove ho mangiato due panini.

E' accaduto che le preoccupazioni per una volta hanno vinto e mi hanno atterrito ma questo capita. Fa parte della lotta.

Mi rialzo e riprendo la mia strada. Nessuna catastrofizzazione, nessun "ora smetto".

La sconfitta è soltato di chi si arrende ed abbandona.

Giuseppe Chillemi

martedì 17 febbraio 2009

Prime emozioni

Da qualche giorno sto "discutendo" con le mie emozioni.
I libri consigliano di appuntare su di un diario quando e cosa scatena la corsa all'abbuffata. Io appunto tutto sul mio PC per poi rivedere quando le acque si saranno calmate.

Ho trovato tre emozioni che scatenano il bisogno di andare a mangiare: paura, solitudine, noia.
Quando mi "prendono" inizia l'irrazionale escalation che mi porta al desiderio di alimentarmi.
Andare ad aprire un frigo o un armadietto e svaligiarlo è l'ansiolitico a cui ci siamo abituati. La nostra mente ha invece tante risorse per potere affrontare questa crisi.
Bisogna guardarle in faccia le emozioni per dargli nuova voce ed attuare stratagemmi di rivalutazione.
Perchè ho paura ? Di cosa ho paura ? Posso rimediare alla solitudine ? Cosa posso fare per non annoiarmi ?

Prendiamo il mio caso personale: non ancora sistemato, problemi economici, timore del giorno dopo. E poi, mancanza di una controparte affettiva e di un ambiente familiare sano. Sono questi i veri demoni nascosti che pilotano le emozioni e la stessa è solo l'effetto di essi. Infine la noia: tanti momenti che si riempiono con il cibo. Insomma, parliamo di tutto compresi conflitti irrisolti.

Le tecniche di problem solving sono utilissime in questi casi per ricercare soluzioni e vie alternative.

La noia ho deciso di affrontarla leggendo libri o dedicandomi al mio hobby/lavoro: il PC. Questo mi consente di impiegare il tempo e quando appare la fame aver un escamotage per fare passare quei fatidici 20 minuti prima che scompaia.

Le paure: sono le più dure da affrontare. Bisogna dirsi di cosa si ha paura, scovarlo e trovare rimedio. Mancano soldi ? Trovare una nuova fonte di sostentamento. La famiglia ha problemi ? Costruirsi una propria nicchia di forza ed innescare il dialogo con gli altri; sempre terapeutico se condotto bene. Paura di non essere all'altezza ? Lavorare sull'autostima e trovare i punti di forza.

E la solitudine ? Beh, quella si narcotizza sia con telefonate agli amici, sia con l'andare a trovare amici e parenti, sia con internet. Di mezzi di comunicazione oggi ne abbiamo in abbondanza. E se abbiamo paura di contattare gli altri per problemi di immagine personale ? Lavoriamoci ! Non stiamo nella tana perchè più rimaniamo isolati, più il mostro si ingigantisce. Il mondo non è li fuori per guardarci e giudicarci e chi lo fa è un idiota che non merita la nostra attenzione. Se accade, un sorriso e tiriamo diritto. Noi valiamo.

Prima di fare dieta è necessario affrontare questi problemi perchè esaurita l'onda dell'entusiasmo, questi saranno sempre pronti a riaffiorare e portarci nei comportamenti precedenti. Cambiare la mente è la miglior strada per un successo duraturo.

Vi porto un esempio di successo personale di questi giorni: la notte mi capitava di non dormire ed alle 3 avevo di nuovo fame e volevo andare a mangiare. Allora mi sono preso un paio di libri e li ho messi sul comodino e quando non riesco a prendere sonno inizio a leggerli. Questo stanca la mente e favorisce l'addormentamento.
Da qualche notte evito di fare il pasto che uso per "abbattermi ed addormentarmi" e la mattina mi sveglio più leggero.

Giuseppe Chillemi

Ed il male si sciolse come neve al sole

Che strana giornata ho passato. Ho dormito senza fine e mi appresto a riandarmene a letto.
Sto bene, di un bene strano ed insolito. Sembra che tutto il male di esistere sia stato lavato via da una forza sconosciuta che non so ben definire.
Mi sento tranquillo e sereno. Consapevole di avere un tempo finito su questa terra ma anche di potere dare molto.
Sento di non avere nulla di troppo urgente da affrontare, mi vedo all'altezza della vita e non più un misero microbo quasi non degno di esistere come mi sono creduto nell'adolescenza.
Cosa mi sta accadendo ?
Non lo so. Sto bene e mi godo il momento.

Giuseppe Chillemi

lunedì 16 febbraio 2009

Tutto regolare

Non ci sono ne' cattive ne' buone nuove.
Solo un forte mal di schiena che mi ha impedito di tornare in piscina questa settimana. Credo che ci andro' martedi'.
Oggi è domenica e come al solito si è mangiato molto ma mi sono contenuto nei dolci.

Da qualche giorno ho iniziato a fare colazione con latte e fette biscottate. Serve per placare la fame che sorge nel tardo mattino. La chiamo "normalità" e non "dieta".

Mi preoccupa invece il continuo innalzamento di kili nonostante sia a regime da 1500 a 2000 calorie. Sono i farmaci che sto prendendo che sicuramente causano questo effetto.
Putroppo psicofarmaci e dieta non vanno molto d'accordo ma è il prezzo da pagare: prima si sistema la depressione e l'ansia e poi il peso.
Confesso di avere un po' paura a ritoccare l'alimentazione ulteriormente e penso proseguiro' con l'aumento dell'attività fisica settimanale.

Piccola nota: se solo amici, parenti, genitori, istituzioni scolastiche avessero capito cosa stava accadendo nella testa di quel ragazzo di 14-15 anni quale ero non mi sarei trovato in questa situazione a 34 anni. L'ignoranza di un popolo mette le radici dell'erba maligna per i suoi figli.

Ora vi saluto, si è fatto tardi.

Giuseppe Chillemi

mercoledì 11 febbraio 2009

"Perder Peso Senza Perdere La Testa"

Quando mi ricoverai a Villa Garda mi regalarono questo libro dopo la visita di controllo. Allora lo lessi superficialmente ma oggi, a distanza di anni e dopo averne letto tanti altri, mi rendo conto che il programma presentato è effica oltre che sperimentato in tantissimi centri Italiani.
E' semplice da leggere, è un programma in 7 passi che parte dal concetto di "Peso Ragionevole", si inoltra nell'autocoscienza della compilazione del diario alimentare e dalle motivazioni, passando dall'apprendimento dei gruppi di scambio alimentari, a modelli di comportamento per prevenire le "ricadute" sino al mantenimento.

Ho letto tanti libri sull'argomento ma questo non vuole insegnarti il miracolo. Vuole essere d'aiuto a perdere e mantenere il 10% del proprio peso in 4-6 mesi spiegandoti:

  • Perchè non ne puoi perdere di più
  • Quali sono i vantaggi scientificamente provati del peso ragionevole
  • Quali sono i meccanismi che entrano in gioco con la perdita di peso
  • Come prevenire i problemi maggiori derivanti dalla perdita di peso
  • Perchè occorre fermarsi dopo un po'
Ti invita a NON FARE DIETA se:
  • non ci sono le motivazioni giuste e non sei al massimo della voglia
  • se soffri del disturbo da alimentazione incontrollata, insegnandoti a capire se sei affetto da questo problema
  • se soffri di un disturbo depressivo
  • se soffrite di episodi autolesionismo ed autosabotaggio
Grazie a Villa Garda ho perso e mantenuto quel 10 % di peso che era l'obbiettivo, nonostante qualche altro e basso come in questo periodo in cui il peso è ritornato in su.
Il motivo degli alti e bassi ? Il cibo era troppo incastrato in me in una vita di sofferenze e piena di depressione e disagi ed allora ho ricominciato ad usarlo come ansiolitico.
Quando la guarigione da questi disturbi si è iniziata ad affacciare tutto ha preso una luce diversa e questo solo grazie all'aiuto di psicologi professionisti e degli altri libri che ti spiegano cosa pensi, perchè lo pensi e come cambiare del tutto testa.

Giuseppe Chillemi

martedì 10 febbraio 2009

Il mio primo giorno di piscina !

Oggi nonostante mi fossi addormentato alle 5 alle 9 e 30 ero già sveglio.
Avevo due chances davanti: riaddormentarmi oppure fare qualcosa di piacevole per la mia vita. Inutile pensare a tutte le altre cose che mi aspettavano davanti. Come dice mio zio, la vita è divisa in 3 parti ogni giorno: 8 ore di sonno, 8 ore di lavoro, 8 ore di piacere. Io tendo a fare sempre 16 ore di lavoro mentale. Quindi ho scelto: andarmi a tuffare in piscina ed iniziare lentamente.

Un tempo, l'idea di dimagrire, di perdere peso, di cambiare vita, di farmi vedere nudo in piscina, di fare cose differenti, mi faceva venire un'ansia immensa ed io talmente atterrito rimanevo a casa senza fare nulla e mangiavo.
Oggi invece conosco la strada e so che posso sbagliare e nessuno mi aggredirà, e se lo farà sarà per un suo difetto e non una mia defaillance. Avere fallito in passato non ti distrugge, ti insegna a capire i tuoi errori ed sviluppare la capacità del capitano: essere tranquillo nel mare in tempesta (perchè l'hai già vissuta e ne hai capito forze e debolezze) e puntare sempre la rotta qualsiasi avversità ti si è pone innanzi.

Con questa nuova mente dove tutto è normale, ed io ho diritto a stare bene, mi sono tuffato nell'acqua a 29 gradi.
Non pensavo assolutamente al giudizio degli altri, mi dicevo "ridendo" stasera mi verranno tutti i dolori di questo mondo; salutavo tutti quelli che c'erano senza incupirmi e nascondere il mio corpo; sguazzavo come un balenottero che si trova nel suo ambiente.

Ora sono anche di buon umore e posso iniziare a lavorare.

(Ah, un ultima cosa: mi sono anche pesato. C'e' un kiletto extra dopo questo fine settimana di bagordi ma nulla è e scomparirà a breve)

Giuseppe Chillemi
(Che ricomincia il percorso fisico a 185,5 kili.)

Ahi Ahi !

Stanotte è andata malissimo.
Non dormivo perchè ho il cervello che mi gira peggio di una gentrifuga. Allora mi sono sedato con 7 cannelloni ed un panino con la mortadella.
Un modo per tramortirmi ed addormentarmi.

Putroppo queste notti sono terribili e sto nel letto ore prima di prendere sonno.

Evabbene. Da qualche sera sgarro per via di questa insonnia e non me ne pento. E' accaduto ed è inutile colpevolizzarsi. Sono un essere umano con 22 anni di disturbo alimentare alle spalle. Non voglio scusanti ma solo perdonarmi. Se dicessi che mi faccio schifo farei solo il gioco di questo demonio. Meglio dire: AMEN !

Da domani faro' in modo di leggere prima di andare a letto nella speranza di addormentarmi.

Comunque sia, questo è il blog della sincerità. Meglio mostrare quello che si combina piuttosto che tentare di apparire perfetti. Vi farei solo male e mi ergerei ad un ruolo da non umano se lo facessi. Perfezionismo è un'altra parte di questo problema di cui soffro.


Giuseppe Chillemi

lunedì 9 febbraio 2009

Diario del mattino

Da qualche giorno lascio il PC acceso la notte e quando al mattino mi sveglio depresso inizio a scrivere di quello che penso, le emozioni che provo, perchè le provo e come potrei pensare altrimenti.
E' un esercizio che posso fare perchè un po' di intelligenza emotiva si e' smossa altrimenti dovrei procedere diversamente cercando gli spazi minimi di movimento che la mente riesce ad accettare (i piaceri, i non obblighi, quello che mi puo' stimolare etc.)
Devo dire che sta funzionando ed inizio a sentirmi meglio.
Invito chi legge questo blog a farlo: solo cose semplici, fate cio' che vi piace, pensate alle colpe che vi date e mandatele a quel paese. Il piccolo sgarro, il problema in famiglia, l'abbuffata. Non fatevi iperpiani, non compensate. Vivete semplicemente: e' bello.

Giuseppe Chillemi

domenica 8 febbraio 2009

Altre risorse trovate sulla personalità


Ah, dimenticavo, nel mio peregrinare ho trovato altre risorse come:

LOL to good health

Great ideas in personality

Great ideas in personality: Personality Disorders

Tipi di personalità (sempre in inglese). Molto completo !

Ok, scusate, oggi vi sto facendo leggere tanto ed anche in lingua straniera ma ne vale la pena.

Giuseppe Chillemi

Le emozioni

Sto iniziando ad indagare in questo universo e nelle combinazioni di emozioni che mi generano voglia di mangiare.

Ho trovato alcuni testi interessanti sulla rete che elencano le emozioni ed alcuni addirittura li schematizzano.

Qui un breve estratto di un testo trovato sul sito www.intelligenzaemotiva.it:

Le Famiglie delle Emozioni

A proposito delle famiglie delle emozioni ecco cosa scrive Goleman:

“I ricercatori continuano a discutere su quali precisamente possano essere considerate le emozioni primarie – il blu, il rosso e il giallo del sentimento dai quali derivano tutte le mescolanze – o perfino sull’esistenza di tali emozioni primarie. Alcuni teorici propongono famiglie emozionali fondamentali, anche se non tutti concordano nell’identificarle.”….

Ed ecco come vengono da lui raggruppate all’interno di otto famiglie principali:

*Collera: furia, sdegno, risentimento, ira, esasperazione, indignazione, irritazione, acrimonia, animosità, fastidio, irritabilità, ostilità e, forse al grado estremo, odio e violenza patologici.

*Tristezza: pena, dolore, mancanza d’allegria, cupezza, malinconia, autocommiserazione, solitudine, abbattimento, disperazione e, in casi patologici, grave depressione.

*Paura: ansia, timore, nervosismo, preoccupazione, apprensione, cautela, esitazione, tensione, spavento, terrore; come stato psicopatologico, fobia e panico.

*Gioia: felicità, godimento, sollievo, contentezza, beatitudine, diletto, divertimento, fierezza, piacere sensuale, esaltazione, estasi, gratificazione, soddisfazione, euforia, capriccio e, al limite estremo, entusiasmo maniacale.

*Amore: accettazione, benevolenza, fiducia, gentilezza, affinità, devozione, adorazione, infatuazione, agape.

*Sorpresa: shock, stupore, meraviglia, trasecolamento.

*Disgusto: disprezzo, sdegno, aborrimento, avversione, ripugnanza, schifo.

*Vergogna: senso di colpa, imbarazzo, rammarico, rimorso, umiliazione, rimpianto, mortificazione, contrizione.

A dire la verità questo elenco non risolve ogni problema di classificazione delle emozioni….. Non ci sono risposte chiare: il dibattito scientifico sulla classificazione delle emozioni prosegue.” (Daniel Goleman – INTELLIGENZA EMOTIVA)

Interessante, di questo sito, è il glossario a cui potete avere accesso dal seguente link: http://www.intelligenzaemotiva.it/Glossario/glossario.htm

Infine:

Ho trovato anche un'altro tipo di classificazione: la Plutchik, che sembra andare molto in voga e le esprime secondo uno schema a più dimensioni.

Su Wikipedia ho trovato solo un abbozzo di articolo ma un link interessantissimo allo schema completo, purtroppo solo in lingua inglese. Io ne ho preso l'immagine ma vi invito a leggere la pagina da cui è tratto.

Bene, ora che ho una lista bisogna iniziare a lavorarci...

Giuseppe Chillemi



sabato 7 febbraio 2009

Ed infine un'altra decisione !

Niente dieta ancora per due mesi. Si sistema una cosa per volta. Se fra due mesi avro' seguito la piscina regolarmente e costantemente allora iniziero' a ritoccare le razioni di cibo al ribasso.
Momentaneamente non sto prendendo peso ma nemmeno voglio perderlo. Desidero solo aggiungere una nuova buona abitudine nella vita.

Giuseppe Chillemi

Dimenticavo: Villa Pini

Passero' questa estate e questo inverno a stabilizzare e rafforzare mente e corpo ma il prossimo anno sono intenzionato, se tutto dovesse fallire, a trascorrere l'estate a Villa Pini, dove ricoverarmi per passare qualche settimana a perdere peso.
Anche se tutto dovesse andare bene, stare fuori per un po' mi aiuterà e cogliero' l'occasione per fare un check-up completo come lo feci a Villa Garda 7 anni orsono.

E' una decisione che ho maturato oggi....

Giuseppe Chillemi

Qualche traballamento

Passo nottate insonni, spesso a pensare ai vari problemi fra cui quello economico.
Mi sta capitando di fare la "mangiata notturna" ma senza esagerare. Solo stasera ho rubato 150 grammi di pane e 150 grammi di formaggio... eh eh ... qualche caloria di troppo.

Ancora non sono andato in piscina. Prevedo di cominciare lunedi'.

Pero' sono parzialmente contento perchè mi è spuntata un bel po' di rabbia e con essa le "palle", o meglio mezze palle perchè ancora devono crescere.
Inizio a dire a me stesso delle verità scottanti sugli altri e su quello che ho subito. Su quanto stupidità volontaria ed involontaria ho patito da parte degli altri a questo mondo.

Ci sono diverse scuole di pensiero: quella che ti dice di rielaborare, quella che ti suggerisce di non pensare e fare altro.
Io ho scelto un mix. La mattina quando mi sento atterrito dalle giornate mi sfogo scrivendo un diario, a volte anche rabbioso, altre di compatimento verso la gente. A volte invece cerco di rielaborare quello che mi è accaduto usando emozioni diverse...
Dovete sapere che la logica è una trappola e bisogna usare paroline magine e le emozioni. Se pensi con la logica standard ti capiterà di trovarti in trappola perchè questa rievoca sempre le medesime emozioni che ti bloccano. Ci vuole una logica emotiva fuori dagli schemi classici con cui si è pensato.

Giuseppe Chillemi

domenica 1 febbraio 2009

Inghiottire o sputare la vita

"Aggiliniare"
Probabilmente nessuno di voi conosce questo termine, infatti è prettamente siculo. Per capire cosa significa immaginate di insultare una persona e questa anzicchè rispondervi cambia in volto, si deprime e si sta zitta.
L'effetto che avete immaginato è quello della frase in questione. Ossia inghiottire un qualcosa che ti ha fatto veramente male e non sputarlo fuori rimandandolo direttamente al mittente.
"Aggiliniare" è come inghiottire una dose di veleno e non sputarlo fuori e vomitarlo. Ricordate cosa faceva il gigante del film "Il miglio verde?" è la stessa cosa.

Perchè vi parlo di questo termine ? Perchè sta alla base della passività che molti noi obesi abbiamo verso le negatività della vita indotte dagli altri o dedotte da noi stessi. In psicologia si occupa di questo la branca l'assertività: "mai dire si quando si vorrebbe dire di no".

Io sono "Aggiliniato" per tante volte nella mia vita: ho inghiottito cose che non tolleravo, giudizi altrui che non mi piacevano, scelte imposte e non volute ed ognuna di queste volte un pezzo di me è crollato, esprimendosi con la depressione, non volendo uscire di casa per anni. Io ero quello che sistemava in famiglia le cose accollandosi colpe che non aveva; prendendosi gli impegni più grandi della propria età che gli altri mi imponevano, subendo le pressioni di chi mi voleva sottomesso. Cosi' sono impazzito e poi sono arrivati gli attacchi di panico, quelli pesanti e le cure e le medicine.

Essere passivo e sottomesso ed "Aggiliniare" sempre è la strada che porta a disturbi psicosomatici, al bere, al drogarsi, al mangiare.
Ed io ho mangiato. Ho mangiato sino a diventare quasi 200KG prima di capire che le colpe non erano mie, che avevo subito scelte imposte dagli altri, che la famiglia aveva dei difetti congeniti molto grossi che avevano totalmente fuorviato il giudizio delle mie azioni, che gli obbiettivi erano insostenibili ed incompatibili per un ragazzo.

Il cambiamento.

Immaginate la difficoltà per una persona zeppa di intelligenza logica cosa vuol dire capire che qualcuno trova il suo equilibrio e la soddisfazione nel provare potere su di te.

Immaginate ora cosa voglia dire gridare al mondo "io sono questo !" ed autoapprezzarti e trovare giusto il distaccarsi dalla gente che vorrebbe che tu fossi un altro (e pensate quanto grave sia nel momento in cui è la famiglia il soggetto da cui devi distaccarti perchè sono loro a volerti diverso).

Immaginate che vuol dire parlare con gente che sembra provenire da un altro mondo e quando dici: "io ho i miei sogni" questa pensa "la vita è sempre stata il continuare il lavoro del padre, il sottomettersi, accettare le regole scritte da altri".

Avete immaginato ? Vi siete sentiti avviliti e siete rabbrividiti ? Avete pensato che la ribellione fosse impossibile ? Questo è l'effetto del lavaggio del cervello che vi ha imposto di essere dei bravi ragazzi. (Molti obesi ed anoressiche sono stati dei bravi/delle brave ragazzi/e molto precoci per la loro età)

Ora affrontiamo le basi per uscirne.

Iniziamo con un esercizio mentale. Pensate a qualcosa che non avreste mai fatto: fare "raggelare" chi vi cerca di sottomettere. E' difficile, lo so, perchè siete abituati a perdere. Ammettete a voi stessi che avete paura e non vergognatevi nemmeno a dirlo a coloro che vi stanno cercando si sottomettere ma alla fine dite la vostra e prendete posizione: "io non accetto che tu mi offenda e da oggi no ti concedero' più di farlo". Il vostro torturatore prima le proverà tutte per "rimettervi sotto" incrementando ricatti e pressione (e sono certo che sarete pervasi da pensieri catastrofici) ma vi assicuro che a lungo termine vedrete che voi sarete più forti ed in lui crescerà la paura e sarà lui ad "aggiliniare".

Proseguiamo con un altro esercizio. Immaginate di trovarvi di fronte a vostro padre o vostra madre o al capo che cerca di pressarvi per farvi fare cose che non volete o, nel caso del capo, a chiedervi straordinari non pagati, estenuanti turni, tempi troppo brevi e quanto altro ci sia di ingiusto. Ora dite a voi stessi la verità "io sto per permettere a queste persone di farmi dire si' quando voglio dire di no". Questo NO gridatevelo in corpo, cambiate il vostro viso in rabbia ma pacatamente spiegate le vostre motivazioni e resistete al tentativo di piegarvi (spesso con ricatti e sensi di colpa) che gli altri attueranno.

Avete appreso le basi delle formazione e della crescita del pensiero assertivo.

Per il momento vi lascio cosi'. Ragionate su quante volte avreste voluto esprimere ed agire diversamente da quanto volevate. E quindi quante volte avete inghiottito il veleno anzicchè sputarlo. Ora è tempo di invertire la rotta.

Ribadisco infine: come vedete, continuo a non parlare di dieta ma di problemi psicologici che sono le fondamenta su cui il disturbo alimentare si basa.

Giuseppe Chillemi